Inferno
L'Inferno di Dante à la Queneau (Cent Mille Miliards de Poèmes)
Temo che la venuta non sia folle
'da che tu vuo' saper cotanto a dentro
e qual è quei che disvuol ciò che volle
dello scender qua giuso in questo centro
ed elli a me: «questo misero modo
dissi: «maestro, che quel ch'i' odo?.
Che non lasciò già mai persona viva
piú non t'è uo' ch'aprirmi il tuo talento
uscito fuor del pelago alla riva
l'umana spezie eccede ogni contento
le fa di trapassar parer sí pronte
perché non sali il dilettoso monte.
Infino al fiume del parlar mi trassi
la vista che m'apparve d'un leone
quando noi fermerem li nostri passi
sí ch'a bene sperar m'era cagione
al mondo non fur mai persone ratte
non vedi tu la morte che 'l combatte.
Continua...