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Ho raccolto (alcuni) materiali dedicati alla Linguistica degli Artefatti Digitali in questa pagina

LiDiA

In particolare, un testo che riassume delle riflessioni sull’Estetica degli artefatti digitali:

“Questo articolo fa parte di una serie di interventi che si propongono il difficile compito di indagare la possibilità di applicare anche ai codici sorgenti dei programmi per calcolatore alcuni concetti, tecniche e teorie che sono state sviluppate in questi anni a proposito dei testi linguistici più tradizionali. Si tratta di un compito che si è dato come programmatico il Laboratorio di Linguistica degli Artefatti Digitali della facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza.

All’interno di questa sfida generale, ci occuperemo qui di una questione specifica, che però finisce per andare a toccare tutte le altre e in qualche modo le rappresenta.

La questione di partenza è se sia possibile un’estetica della programmazione. Non un’estetica degli artefatti digitali intesi come prodotti finali fruibili con i nostri sensi (“computer graphics”, “computer music”), ma proprio degli artefatti digitali primari, in se stessi, allo stadio di codice sorgente.”

Continua su Estetica degli artefatti digitali


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