DigiTales: storie del digitale
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Garibaldi e i linguaggi napoleonici
I programmatori, a differenza degli eroi, sono persone normali, anche se a volte non sembra. Come tutte le persone normali hanno preferenze, fastidi, passioni, fobie. Queste idiosincrasie del tutto umane vengono applicate ai linguaggi di programmazione, agli strumenti per scrivere programmi, agli stili in cui si scrivono. Per questo, forse, sono stati creati così tanti…
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Imbuti metaforici
A proposito della questione dell’imbuto di Norimberga, mi è tornata in mente una lezione di Bruno Cermignani, il mio amato professore di Filosofia della Scienza a Villa Mirafiori, che ci avvertiva dei rischi che si corrono quando si usa una metafora astratta per comprendere un’esperienza concreta. L’esempio che faceva era quello della conoscenza come specchio…
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Unire o dividere
Leggo un post di Davide Lamanna (amico da anni e esperto di tante cose, tra cui private cloud opensource) in cui segnala il disegno di legge della senatrice Laura Mantovani “Istituzione della Rete di interconnessione unica nazionale dell’istruzione – UNIRE”.Non ho ancora letto il DDL (lo faccio appena possibile), ma l’intento di creare un cloud…
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Pensiero computazionale sì o no? Boh, dipende dal linguaggio.
Una delle motivazioni dietro la spinta all’introduzione della programmazione dei computer in giovane età (=coding) è quella per cui questa pratica insegna il pensiero computazionale, che è un modo di affrontare i problemi in maniera scientifica. Anche se Jeannette Wing si è affannata a dire che non si tratta di insegnare ai bambini a pensare…
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Tecniche e tecnologie per la fantasia
Fantasia e tecnica non vanno d’accordo, si direbbe. Meno ancora fantasia e tecnologia: se c’è una, scompare l’altra. Quando entra in campo la tecnologia, il libero gioco dell’immaginazione dove va a finire? Però, però… La tecnica del sasso nello stagno è descritta da Gianni Rodari nel secondo capitolo della Grammatica della Fantasia, come parte dello…
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Caso amico ti scrivo
Il ruolo del caso nella sperimentazione è fondamentale. Lo sanno gli artisti, che l’hanno usato come motore di generazione di opere. Basta andarsi a riprendere gli esempi di Queneau, di Calvino, dei dadaisti.Ma a me il caso interessa come strumento didattico, di didattica della lingua e delle letteratura.Per la precisione, come strumento che mette in…
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Della solitudine e i suoi rimedi
Chi ha la fortuna di abitare in campagna, o in montagna, o al mare, o insomma ovunque meno che in città, vive in mezzo ad altre vite. Se si guarda intorno scopre cani e gatti, volpi e tassi, scoiattoli e topi; e poi passeri, corvi, merli, upupe. Per non parlare di mosche api e zanzare,…
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Anagrammi creativi e storie
Andando in moto verso Roma sulla via Anagnina (la vecchia via Latina) incontro prima un allevamento di trote e poi una pasticceria. Il dolce storico che ha reso famoso la suddetta pasticceria è la Torta Fragolosa, e quindi la pasticceria espone in bella vista un cartello che invita a fermarsi ad assaggiarla.Dunque, passando in moto…
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Piattaforme queste sconosciute
Tra le parole più consumate per il cattivo uso quella di cui parliamo oggi è piattaforma. Ne avevo parlato qualche tempo fa qui ma oggi vorrei approfondire perché sono scoraggiato da quanto leggo qua e là. Due etti di storia della parola: derivata dal medio francese, in inglese è attestata a partire dal 1550 nel senso…
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Tecnologie digitali per lo sviluppo umano?
Dialogo tra Marco Guastavigna e Stefano penge (o il contrario) Indice: Postfazione Introduzione Dialogo Crediti Glossario Mappe Attenzione: se volete scaricare una versione leggibile offline di questo testo, potete andare qui. Postfazione (settembre 2020) Dopo aver completato la prima bozza del nostro lavoro, l’abbiamo fatta circolare tra un po’ di persone che sapevamo interessate e…