Categoria: riflessioni
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Ambiguità felice dei linguaggi
C’è una barzelletta che gira da tempo sui programmatori, esseri inadatti al mondo reale. Dice così: La mamma dice a Pierino: vai al mercato e compra 2 litri di latte. Se ci sono le uova, comprane 6. Pierino va e torna con 6 litri di latte. La mamma: Perché hai comprato 6 litri di latte?…
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Ancora sugli algoritmi
Tornano di moda, arrivano sulle prime pagine dei giornali, sono oggetto di approfondimenti (come questo sul Sole 24 ore di qualche mese fa) e di libri (come questo di Mario Pireddu appena uscito). Quanto sarebbe stato felice il vecchio Abū Jaʿfar Muḥammad ibn Mūsā al-Khwārizmī, matematico, geografo, astronomo persiano del IX secolo, autore di un…
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Emotechnology
La quantità di discorsi sulla tecnologia (digitale e non) è talmente elevata che non ce ne accorgiamo nemmeno più. Qualsiasi testata giornalistica ha una sezione dedicata all’high-tech, la tecnologia si mescola ai discorsi su educazione, didattica, politica, ambiente. Come se davvero sapessimo di cosa si tratta. Invece provate a darne una definizione. Allora? Avete pensato…
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Limericks digitali
I limericks sono dei componimenti poetici resi famosi da Edward Lear con i suoi nonsense. Ne ha scritti anche Rodari per mostrare i legami tra gioco, creazione linguistica e apprendimento. Ci sono esempi di lavori didattici di insegnanti elementari su questo tema, come questi di una quinta: http://maestrazicchetto.blogspot.it/2012/03/i-nostri-limerick.html o questi altri https://sonoilmaiestro.wordpress.com/tag/limerick/. Si prestano bene,…
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Introduzione al Prolog per docenti di materie umanistiche
Prolog è un linguaggio che ha più di quarant’anni ed è nato come esempio di ambiente di programmazione logica. Che è una cosa completamente diversa da quella imperativa, o da quella funzionale, o da quella a oggetti. Già solo per questo mi pare interessante: non si impartiscono comandi, ma si chiede di dimostrare teoremi sulla…
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E perché non un’automa?
Questo articolo fa seguito al precedente e descrive un ipotetica attività di “coding” da fare in classe. Il dominio è quello della lingua. L’obiettivo è costruire insieme un automa linguistico, cioè un programma in grado di simulare un parlante della lingua Italiana, in una situazione specifica molto semplice: premettere l’articolo ad un nome. Non è…
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Scuole e monopolio della carta igienica: il caso Paapre
La doverosa attenzione dell’ente pubblico per il bilancio è sicuramente meritoria. In un Paese dove si spende troppo e male, ancora di più. Quando si decide di utilizzare un servizio gratuito, di qualità, dal punto di vista del bilancio va tutto bene, e anche dal punto di vista della funzionalità. Però occorrerebbe pensare agli effetti…
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Contro la definizione
Cos’è un albero? Cos’è la filosofia? Cos’è l’ipotenusa? Cos’è il coding? Sono domande completamente diverse nascoste dalla stessa forma. Se il concetto di cui domandiamo la definizione è un’invenzione formalizzata dentro qualche dominio, la risposta sta nella costruzione di quel concetto nel dominio (una tassonomia botanica, la geometria euclidea). Se invece è un concetto più…
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Costruire teorie sperimentali con il Coding
Tra le tante ragioni usate per giustificare la pratica (anticipata) del Coding, quella che mi pare più sensata per la scuola è la possibilità che viene data agli studenti di costruire in maniera sperimentale una teoria di un dominio. Per esempio: come funziona il ciclo dell’acqua? Perché a volte i semi germogliano ma poi si…
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Oltre il giardino. Del codice.
Presidente: Lei è d’accordo con Ben? Pensa che possiamo stimolare la crescita con incentivi temporanei? Chance: Fintanto che le radici non sono recise, va tutto bene, e andrà tutto bene, nel giardino. Il surreale film del 1979 “Being there” (in Italiano “Oltre il giardino”) interpretato, come si dice, magistralmente da Peter Sellers è troppo noto…